Liceo Classico “G. La Farina” - Messina
“Medea” adattamento Donatella Venuti
Cast
Centauro Chirone Nicolò Maggio
Centauro II Marco Prestipino
Medea Federica Mercurio
Maria Concetta Bombaci
Altra Medea/Medea Marielide Colicchia
Nutrice Sara Quartarone
Nosside Lavinia Consolato
Layalé Francesca D'Alessandro
Pedagogo Aldo Baratto
Goro Eduardo Dell'Acqua
Creusa Eliana De Salvo
Giasone Toni Scarfì
Gabriele Salvatore
Soldati
Nicolò Maggio, Marco Prestipino, Aldo Baratto, Eduardo Dell'Acqua, Toni Scarfì, Gabriele Salvatore, Giuseppe Aliosi, Giuliano Anastasi.
Figlio Giuseppe Aloisi
Figlia Ilaria Berté
Sole Giuliano Anastasi
Luna Federica D'Amico
Creonte Marco Prestipino
Eduardo Dell'Acqua
Nunzio Nicolò Maggio
2 Donne ammantellate Ambra Brunetto
Federica Summa
Coro Donne
Marielide Colicchia, Ilaria Berté, Francesca D'Alessandro, Lavinia Consolato, Sara Quartarone, Eliana De Salvo, Donata Giglio, Martina Gallo, Federica Summa, Federica D'Amico, Ambra Brunetto.
Regia Donatella Venuti
Traduzioni: Carlo Diano
Maria Grazia Ciani
Vico Faggi
Anita Raja
Note
I testi utilizzati per la messa in scena della “Medea” sono stati la “Medea” di Pier Paolo Pasolini, la “Medea” di Euripide, la “Medea” di Seneca, la “Medea Voci” di Christa Wolf e “La lunga notte di Medea” di Corrado Alvaro.
La versione portata in scena è fondata sul testo di Euripide e di Corrado Alvaro; Medea uccide i figli perché è una donna sola, debole, tradita e disperata ma ancor più per salvarli dalla furia omicida del popolo che la odia perché è diversa, perché straniera, invisa alle usanze e alla cultura locale, quindi il gesto appare come un’estrema “ratio”, per una vendetta della società contro di lei.
E’ stata adottata la tecnica dei doppi, sdoppiando le figure di Medea, Giasone e Creonte per evidenziare il diverso stile degli Autori e le diverse problematiche interne dei personaggi e soprattutto la violenza sui figli acquista un valore quasi rituale e sociale; il personaggio di Medea subisce un’amplificazione, tutte le donne sono Medea e quindi in grado di compiere il gesto che lei fa per evidenziare così il dramma personale e sociale.
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