Nicholas aveva una vita e ne ha donate sette
Vivere una seconda volta!
Dall’AIDO una lezione di generosità
Lunedì 23 gennaio nell’Aula Magna del Liceo Classico sembrava ancora di vivere con Nicholas Green, un bambino che, tragicamente ucciso a soli sette anni, donando i suoi organi ha dato un futuro a sette persone,che ormai avevano perso la speranza di un domani migliore o addirittura della propria esistenza.
Il Professore Guido Bellinghieri, Presidente dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi) di Messina, ha tenuto un incontro per sensibilizzare gli studenti su questo tema, a pochi giorni dalla XVII edizione del concorso intitolato a Nicholas Green, istituito dall'art.2 della L.R. 1/3/1995 n° 15 e inserito da anni nel Piano dell’Offerta Formativa del Liceo. Alcuni degli allievi delle due classi che hanno partecipato all’incontro, III B del Liceo Scientifico e I A del Liceo Classico, grazie alle parole di un docente efficace e persuasivo, hanno cambiato idea riguardo alla donazione degli organi, nobile gesto di amore, affetto e disponibilità, convincendosi che un organo nuovo restituisce ad un essere umano la sua pienezza di vita.
Il Professore, definendo la donazione come atto libero, di altruismo e di solidarietà, ha ricordato che l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi è stata fondata il 26 Febbraio 1973 a Bergamo, ma che già nel 1967 Giuseppe Faranda con una lettera commovente aveva deciso che in caso di morte il suo corpo venisse utilizzato per fini scientifici ed umanitari: “Quando morirò fate ciò che volete del mio corpo, purché io sia di aiuto ad altri’’.
Purtroppo, però, oggi c’è una scarsa cultura della donazione, infatti sei persone su dieci si oppongono. Soprattutto in Sicilia, poi, la situazione non è delle migliori poiché gli iscritti alle associazioni per la donazione degli organi dovrebbero essere 120.000, in proporzione col resto del territorio nazionale, e invece sono solo 30.000.
Questo dimostra che soprattutto nella nostra isola c’è un alto livello di egoismo, che il Professore ha definito come un eccesso di amore verso se stessi, la propria utilità e il proprio comodo.
Tutto il contrario è invece l’altruismo che, come dice Oscar Wilde, consiste nel vivere e lasciar vivere.
A compiere un vero e proprio gesto di altruismo e generosità sono stati i genitori di Nicholas Green che, nonostante la drammatica esperienza vissuta, hanno voluto donare gli organi del figlio a persone siciliane che ne avevano bisogno. “Non stavamo facendo del male a nostro figlio, ma del bene per gli altri’’, hanno dichiarato. Dal loro esempio un invito e un appello alla collettività, perché si liberi dall’egoismo e trasformi in vita organi che possono ancora restituire salute e speranza a chi ne ha bisogno.
Roberta Nardo e Francesca Taviano
I A Liceo Classico