Istituto Tecnico Industriale Statale “Nicolò Copernico” Barcellona PG (ME)
“Medea” di Euripide
Cast
Giasone Trattaro Alessandro
Medea Torre Mariaelena
La Nutrice Sciacca Federica
I figli di Medea e Giasone Calabrò Cosimo
Calarco Marco
2 Messaggeri Cutugno Santino
D’Amico Roberto
Il Pedagogo Milone Daniele
Creonte Lombardo Aleandro
Egeo Farhane Josef
Armigeri Zakkaria Yaaoui
Cutugno Santino
Coro
Fazio Fabiana, Bartolone Mimma, Coppolino Carmen, Furnari Alice, Piccolo Francesca, Isgrò Francesca, Coro Cantato Isgrò Sandy, Chiofalo Roberta, Mazza Daniela
Balletto
Isgrò Graziella, Mancuso Roberta, De Pasquale Sara, Triolo Stefania
Personale ATA
Tania Paratore, Salvatore Mirabile, Mario Valenti, Sergio Munafò, Silvana Vazza
Dirigente Scolastico prof.ssa Stefania Scolaro
Note
Nella città di Corinto si consuma il dramma della barbara Medea. Sposa di Giasone e da questi abbandonata per la figlia del re Creonte, la principessa della Colchide medita ed organizza la sua atroce vendetta da consumare nell'ultimo giorno che il re le ha concesso di trascorrere nella sua città.
Fingendo di volersi riconciliare con Giasone e di aver compreso i motivi che lo hanno spinto a contrarre nuove nozze, Medea convince lo sposo a chiedere che i suoi figli possano rimanere a Corinto con il padre e la nuova sposa. Manda quindi alla donna in dono un peplo e un diadema consegnati dai bambini e intrisi di un veleno mortale, che immediatamente arde le carni della giovane donna e subito dopo del padre, che stringeva a sé ormai esanime. Ma la vendetta non è ancora compiuta.
La donna infligge a Giasone, l'uomo che avrebbe dovuto rispettarla ed essere riconoscente, un'ulteriore pena. Una volta compiuto il misfatto si alza sul carro del Sole. Poi si recherà ad Atene, dove Egeo le ha promesso ospitalità. A Giasone non resta che inveire contro la barbara che ha rovinato lui e la sua casa.
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