Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri - “Ferdinando Borghese” - Patti (ME)
“Gli imbianchini non hanno ricordi” di Dario Fo
Cast
Vedova Alice Crisà
Capo Andrea Saitta
Imbianchino Antonio Orlando
Signore-inquilino della vedova Gianluca Nasisi
Anna-inquilina della vedova Ivana Stroscio
Daina-inquilina della vedova Klelya Plepi
Sonia-inquilina della vedova Erika Gorgone
Manichino-(Giorgio) Giuseppe Marrone
Regia Stefano Mollica
Direttrici di scena Ballarino Melania
Pagana Veronica
Ilenia Giarizzo
Simah Sotodeh Khesal
Referente prof.ssa Rita Favazzo
Dirigente Scolastico prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi
Note
Comicità, gestualità clownesca,gusto per la battuta anche surreale, richiami all'attualità sparsi qua e là, questo testo costituisce un primo esempio del personalissimo linguaggio di Dario Fo.
Nel caso de “Gli imbianchini” il gioco farsesco trae spunto da alcune situazioni del primo decennio post bellico (che molto cinema degli anni '50 ha trattato) con due improbabili imbianchini alla ricerca di un lavoro qualunque, con una vedova che sfrutta la novità di alcune leggi (di una legge in particolare), con un surreale manichino e con una scala....
Quattro personaggi femminili e quattro maschili, un tavolino,alcune sedie,una poltrona; tutto si svolge nel salotto di un appartamento di uno studioso defunto. L'elemento visivo,espresso in gags che fisicizzano le battute, ne surrealizzano il senso o traggono semplicemente spunto dai ritmi dell'azione, tradotto in movimenti corali esasperati e meccanici.
Sono generalmente vecchi lazzi della commedia dell'arte, recuperi del repertorio popolare, adattati a modifiche e attualità. Questi giochi scenici si innestano in precise situazioni che trovano antecedenti nel grande teatro comico, da Plauto in poi, a cominciare dal classico esempio del camuffamento o della confusione sull'identità dei personaggi sfruttato in ogni possibile gamma, dal travestimento, allo scambio di persona.
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